L'ultimo fronte del “land grabbing”: il Mali
- Corriere della Sera
- 18 November 2011
E’ una specie di “opa ostile” che continua sulle terre africane. Eppure anche questo ennesimo allarme rischia di finire ignorato.
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E’ una specie di “opa ostile” che continua sulle terre africane. Eppure anche questo ennesimo allarme rischia di finire ignorato.
A reportage investigating the land grabbing crossing four continents
La cessione di 20.000 ettari di terre a degli investitori italiani di Senethanol, senza una vera consultazione con la popolazione, ha provocato una rivolta nella comunità rurale di Fanaye, nella vallata del fiume Senegal.
Giornata mondiale del cibo, 16 ottobre, il “Comitato sulla Sicurezza Alimentare Globale” alla prova su rapina delle terre e speculazioni
Africa e rapina delle terre: l'Italia finalmente apre gli occhi sul land grabbing nei Paesi più poveri. La dichiarazione di Dakar
Gli Stati e le multinazionali fanno incetta di pianure fertili, fonti, pascoli, boschi. Li sottraggono ai paesi troppo poveri. La terra resta lì, ma i suoi frutti vanno altrove, nei forzieri dei paesi che hanno fatto cassa con l'inquinamento di ANTONIO CIANCIULLO
Il Corno d’Africa è afflitto dalla più grave tragedia umanitaria che la sua storia ricordi. Siccità e fame, 12 milioni di persone senza cibo né acqua. Ma il “neocolonialismo agricolo” procede indisturbato.
Un missionario ha attuato una diversa strategia per salvare qualche lembo di terra.
Le iniziative popolari per contrastare i land grabbers.
Un nuovo rapporto del think tank californiano Oakland Institute rivela i nomi degli investitori europei e americani che partecipano in silenzio all’usurpazione delle terre in Africa.
Panoramica delle cosietà elvetiche coinvolte nell'accparramento di terre.
L’Italia non è estranea al fenomeno del land grabbing, anche se gli investimenti in terreni riguardano soprattutto aziende cinesi, indiane o saudite.E i gruppi italiani hanno messo le mani su oltre 1,5 milioni di ettari